Fin dagli albori della civiltà, l’Arte è sempre stata espressione della cultura dei popoli che l’hanno generata e per millenni i suoi obiettivi e valori si sono fondati sulla ricerca dell’autentico, della bellezza, dell’armonia e dell’elevazione spirituale portando le varie espressioni artistiche a sviluppare qualità tecniche, estetiche e morali tali da permettere loro di fare da “Ponte” tra l’umanità e la spiritualità (o il Divino).
Dettaglio della Creazione di Adamo di Michelangelo Buonarroti, 1511, decorazione della Cappella Sistina, nei Musei Vaticani a Roma.
L’affresco rappresenta Dio e Adamo, il dettaglio mette in evidenza gli indici alzati delle braccia protese, un attimo prima di entrare in contatto.
L’associazione “Il Ponte”, quale custode delle qualità e delle virtù umane appartenenti alle culture passate, è interessata a riportare in vita i valori perduti e l’eredità dell’antica civiltà cinese, con i suoi 5000 anni di storia. La ricerca e l’approfondimento di questi valori che queste antiche genti perseguivano, quali l’integrità morale, la generosità, il rispetto, l’onestà, la compassione, l’autenticità, la tolleranza, il coraggio, la lealtà e il decoro, hanno mostrato molte affinità, molti “ponti” (o “legami”) con i valori della nostra cultura occidentale più antica.
Oltre a queste analogie culturali, il nostro Paese vanta un’antica relazione di scambi con la Cina, basti pensare alle rotte della via della seta, a Marco Polo, ai commerci con le repubbliche marinare, alle suggestioni orientali che hanno influenzato anche il nostro costume e le numerose invenzioni e creazioni che a partire dalla Cina arcaica si sono diffuse in tutto il mondo e ulteriormente sviluppate: la carta, la tecnica di fusione del bronzo, la stampa a caratteri mobili, per citarne alcune; innovazioni che hanno contribuito al progresso di tutti i popoli. Sembra che nei tempi passati tutte le civiltà condividevano e promuovevano norme e valori simili, certo adottavano un approccio diverso nel modo di vedere e di fare le cose, eppure tutte sono state caratterizzate dalla ricerca della conoscenza e della Virtù.
Le sette virtù, Piero del Pollaiolo, 1469 circa, Gallerie degli Uffizi, Firenze.
Le Sette Virtù (da sinistra: La Fede, La Carità, La Speranza, La Fortezza, La Giustizia, La Temperanza, La Prudenza), pensate per decorare il Tribunale della Mercanzia di Piazza della Signoria a Firenze, dimostrano come le raffigurazioni richieste facessero parte della quotidianità della vita e del pensiero dell’epoca.
Nella superficialità del mondo che ci circonda serve riscoprire la nostra origine di uomini tesi al miglioramento dove è necessario applicare la virtù per apprendere la conoscenza.
Ad esempio, nel pensiero antico cinese, vi era il concetto fondamentale della purezza mentale come qualità necessaria al retto svolgimento di qualsiasi azione, così le diverse espressioni artistiche, le arti figurative e le opere letterarie, la danza e la musica, oltre alle abilità tecniche specifiche di ogni disciplina, richiedevano uno stato mentale sereno come base per una retta ispirazione.
La salvaguardia di questo patrimonio storico e culturale ereditato dai nostri antenati orientali e il recupero dei valori tradizionali universali è la nostra missione, affinché l’umanità possa attingere e continuare a beneficiare della sua antica saggezza e costruire un mondo migliore dove regnano armonia, pace e prosperità.